sabato, ottobre 23, 2010
sabato, dicembre 29, 2007
Lettera ad un giornalista
Di Mario Conte
La questione della Sezione di Eboli del Tribunale di Salerno.
Un po’ chiarezza.
Caro Francesco *
ho letto i tuoi articoli, prima su “Unico” e poi su “ I cento passi” e francamente non condivido la lettura che hai dato degli ultimi avvenimenti, sia per quanto riguarda la mia persona che per la vicenda della Sezione di Eboli del Tribunale.
Ti posso assicurare che non ho una doppia personalità “ un lato b”, diverso dal lato “a”come tu affermi, ma so essere accomodante e disponibile all’infinito con chi merita tale comportamento, ma deciso ed inflessibile rispetto ad atteggiamenti disfattisti o peggio ancora offensivi del lavoro e del sacrificio degli altri.
Mi sento molto gratificato ed onorato di ricoprire la seconda carica istituzionale di una Città importante come Eboli, per cui non ho mai aspirato alla carica, sebbene prestigiosa, di assessore.
Come socialista , insieme ai miei colleghi consiglieri e compagni di partito, siamo preoccupati per le sorti del nostro Comune e con grande senso di responsabilità, abbiamo concorso a ricostruire, insieme agli altri partiti del centro-sinistra, il quadro politico e programmatico che ha vinto le elezioni del 5 aprile 2005 , nel rispetto della volontà popolare, essendo fiduciosi di poter dare un contributo concreto alla risoluzione dei problemi della nostra Comunità.
Non credo di essere il “valium” del Consiglio Comunale , perché come ben sai ad ogni seduta vengo rimproverato dagli esponenti della maggioranza di dare troppo spazio agli interventi dell’opposizione, sia di destra che di sinistra, che certamente alimentano la discussione in Consiglio e a volte anche la polemica aspra, come è giusto che debba fare chi è minoranza.
In questi due anni e mezzo di consiliatura ho assunto in prima persona diverse iniziative, unitamente all’intero Consiglio Comunale, su importanti temi tra i quali, solo per citarne alcuni : l’emergenza rifiuti , la sicurezza, gli immigrati, la questione della Eboli Multiservizi s.p.a. ed anche la strenua difesa della Sezione di Eboli del Tribunale.
Per quanto riguarda l’assemblea degli avvocati di fine novembre scorso, non ho dato dell’imbecille al Cancelliere Palladino ne ho rivolto nei suoi confronti altre frasi offensive, ma gli ho solo detto di non fare il “solone”, perchè non poteva venire nell’assemblea degli avvocati ad offendere ( e non a criticare perché ciò è accettabile) l’azione ed anche il sacrificio degli avvocati , senza proporre soluzioni concrete, con un atteggiamento sufficiente ed interrompendo ripetutamente gli altri interventi.
Per quanto riguarda l’azione svolta dall’Associazione Forense Valle del Sele occorre fare un po’ di storia.
Cominciammo una sera del 1988, quando il compianto avv. Raffaele Vecchio, ci convocò alcuni di noi presso il suo studio e invitò tutti ad impegnarsi a rifondare l’associazione forense che già esisteva, per un obiettivo esaltante quanto giusto , promuovere un progetto di legge per l’istituzione del Tribunale autonomo di Eboli.
Vivemmo due anni formidabili di iniziative , che culminarono nella presentazione del disegno di legge a firma del sen. Sossio Pezzullo e con un grande convegno ad Eboli per sostenere tale proposta insieme al ministro della Giustizia Giuliano Vassalli, un grande avvocato , un insigne giurista , colui che con uno stratagemma aveva salvato la vita a due futuri Presidenti della Repubblica, Sandro Pertini e Giuseppe Saragat , prossimi alla fucilazione nazi-fascista.
Per noi avvocati dell’associazione , a prescindere dalle nostre posizioni politiche, fu un’emozione ed un onore enorme stringere la mano di quel grande ministro socialista .
Come ha ben ricordato, l’avv. Carmine Bucciarelli , nel suo intervento all’assemblea degli avvocati, il nostro progetto fu accantonato e si diede attuazione solo all’istituzione del Tribunale di Nocera Inferiore, per una scelta politica di territorio operato dall’allora potente armata democristiana , che in Campania contava il segretario nazionale del partito e Presidente del Consiglio dei Ministri l’on. De Mita, alcuni importanti ministri: Pomicino , Scotti, Gava, Mancino e De Vito , oltre alla consistente rappresentanza parlamentare.
I miei colleghi ex democristiani dell’associazione sono testimoni diretti di chi non ha voluto il Tribunale autonomo ad Eboli in un ennesimo incontro tenuto con i più importanti esponenti del loro partito.
Dopo il settembre 1992, come è noto , l’assetto politico italiano è stato stravolto da tangentopoli e da due leggi elettorali- truffe.
Sono venuti meno i riferimenti politici che avevano sostenuto quella iniziativa legislativa, mentre sia i governi di centro-sinistra che quelli di centro-destra hanno completamente congelato la possibilità di istituire nuovi Tribunali.
Con la soppressione delle Preture circondariali e con l’istituzione delle sezioni di Tribunale è cominciato per noi ad Eboli un vero calvario, perché a fronte dell’aumento delle competenze e l’accorpamento di ben quattro ex Preture, sia gli organici dei magistrati che quelli delle cancellerie non sono stati mai adeguati all’effettivo carico di lavoro.
E’ cominciato così un incessante ed estenuante contraddittorio tra noi dell’Associazione Forense e i capi degli Uffici Giudiziari di Salerno, con un’infinità di incontri-scontri , viaggi al Ministero della Giustizia, astensioni degli avvocati del foro di Eboli, manifesti di denuncia e di protesta, documenti inviati al C.S.M. , ai vari capi di Governo e Capi dello Stato succedutisi in questi ultimi 5-6 anni.
Dopo una serie di Presidenti facenti funzioni del Tribunale di Salerno e,quindi, precari, che non hanno ritenuto di assumersi responsabilità , dopo diverse bocciature da parte del C.S.M. delle tabelle giudiziarie a partire dal 2000, si è giunti agli inizi del 2005 con la nomina del Presidente effettivo Mastrominico.
L’ inizio delle sue funzioni fu tra i peggiori possibili, perché nel luglio del 2005 , il Presidente Mastrominico, resosi conto dei carichi di lavoro ad Eboli, pensò di trasferire a Salerno tutti i procedimenti possessori , cautelari , esecutivi mobiliari ed immobiliari, di locazione e i processi penali per direttissima . In poche parole aveva decretato di fatto la chiusura della Sezione di Eboli del Tribunale.
Di fronte a tale provvedimento insorse l’associazione forense, unitamente a tutti gli avvocati del foro di Eboli, per cui il sottoscritto portò la vicenda all’attenzione del Consiglio Comunale di Eboli , che votò un ordine del giorno di sostegno all’azione degli avvocati e a difesa della nostra struttura giudiziaria, oltre a darmi mandato di convocare un Consiglio Comunale congiunto con gli altri 34 Comuni ricadenti nel circondario della Sezione di Eboli, che si tenne nel settembre 2005.
Credo sia stata proprio questa la chiave di svolta della nostra vicenda ,perché la protesta e l’azione di difesa della Sezione di Eboli non veniva solo dalla categoria degli avvocati , bensì dalle amministrazioni di ben 34 comuni , rappresentanti di oltre 230.000 abitanti.
Tant’è che il presidente Mastrominico revocò il provvedimento, mentre il Presidente della Corte D’Appello , con varie applicazioni temporanee assegnava un quarto giudice distrettuale alla nostra Sezione, oltre ad ottenere anche il trasferimento di tre cancellieri , in sostituzione di quelli mancanti nell’organico, sebbene ancora molto carente.
Infine, il Presidente Mastrominico, nel redigere le nuove tabelle accoglieva le nostre istanze di potenziare il numero di Giudici Togati ad Eboli, portandoli in pianta organica da tre a sette.
L’iter procedimentale per approvare le tabelle è da medio evo per i modi ed i tempi.
In buona sostanza , nell’era post-industriale e di internet , dove decisioni planetarie si prendono in pochi secondi, nel nostro Paese per spostare un Giudice da una sezione all’altra dello stesso Tribunale e con le medesime funzioni occorrono circa 2 anni e mezzo.
E’ notizia di qualche giorno fa che le nuove tabelle giudiziarie sono state approvate definitivamente dal Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura , prevedendo sette magistrati togati ad Eboli con due al penale e cinque al civile.
E’ una grande vittoria, un risultato storico che va attribuito , non solo agli esponenti dell’Associazione Forense, ma a tutti gli avvocati del Foro di Eboli che ne hanno condiviso le iniziative promosse in questi anni , nonché al Consiglio Comunale di Eboli e a gli altri Consigli Comunali , Sindaci ed assessori degli altri Comuni del circondario, dai Comuni più grandi come Battipaglia , Capaccio, Campagna , Altavilla , Contursi , Buccino, Colliano , Sicignano , Serre, Sicignano, Albanella ai più piccoli come Laviano, Corleto Monforte, alla Comunità Montana del Calore in rappresentanza di tutti gli altri enti comunali, a cui va aggiunto l’importante sostegno dei giornalisti, te compreso, che hanno dato sempre ampio risalto alle vicende della Sezione di Eboli sulla stampa locale e nazionale.
Non credo che qualcuno possa contestare , a ragion veduta , il lavoro sin qui svolto dall’associazione forense certamente con tutti i suoi limiti , che non ha mai peccato di autoreferenzialità , ma ha tentato di coinvolgere quanti più soggetti possibili, senza distinzioni politiche e di ruoli, a sostegno di una causa giusta , nell’interesse non solo dell’avvocatura ma dei cittadini, affinché fosse garantito quantomeno un servizio giustizia dignitoso, teso ad elevare il tasso di legalità e la presenza dello Stato in una parte considerevole della Provincia di Salerno..
A questo primo risultato importantissimo ed indispensabile bisogna conseguire il concreto trasferimento dei giudici ad Eboli, che non può non avvenire in tempi rapidi , atteso che non vi sono più alibi e la mancata applicazione delle nuove tabelle giudiziarie ormai in vigore , potrebbe comportare per i responsabili illeciti disciplinari e anche di rilevanza penale.
Non bisogna far cadere la tensione sulla questione giustizia ad Eboli e per questo tutti confidiamo anche nel tuo impegno di cronista attento ad informare l’opinione pubblica, perché sarà uno straordinario strumento di pressione su chi deve far funzionare in modo più efficiente
Cordialmente
Mario Conte
* Francesco Faenza, ebolitano, pubblicista e corrispondente
locaee del Il Mattinoi e direttore di altre testate gironalistiche e radiofoniche
locali.
ASSEMBLEA
DEGLI AVVOCATI
9 GENNAIO 2007 ORE 12:00
AULA UDIENZE DELLA SEZIONE DI TRIBUNALE
ORDINE DEL GIORNO
ASTENSIONE DALLE UDIENZE PROCLAMATA PER I GIORNI
9-10 16-17 23 -24
Gennaio
Eboli - Sezione di Tribunale e Giudice di Pace
Approvate dal C.S.M. le nuove tabelle organizzative aspettiamo i magistrati
sabato, luglio 07, 2007
L'ASSOCIAZIONE FORENSE INCONTRA IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
domenica, dicembre 10, 2006
FORUM SULLE PROFESSIONI
presenta
FORUM SULLE PROFESSIONI
dal decreto bersani alla riforma mastella
mercoledì 20 dicembre 2006 - ore 16:00
Centro Congressi San Luca - Battipaglia
Saluti
Martino Melchionda
Sindaco di Eboli
Pasquale Manzo
Commissario Straordinario di Battipaglia
Americo Montera
Presidente Ordine Avvocati di Salerno
Relazione introduttiva
Enrico Tortolani
Consigliere Ordine Avvocati Salerno
Interventi:
Bruno Ravera
Presidente Ordine Medici Salerno
Pasquale Caprio
Presidente Ordine Architetti Salerno
Fortunato Cacciatore
Componente Organismo Unitario Avvocatura
Carlo Celentano
Presidente Collegio Provinciale IP.AS.VI.
Giuliano Ferrara
Presidente Collegio Ragionieri Salerno
Mario Conte
Presidente Osservatorio Giustizia
con il patrocinio di:
Ordine degli Avvocati
Salerno
Città di Eboli
Città di Battipaglia
hanno aderito:
Organismo
Unitario
Avvocatura
C.U.P.
Comitato Unitario Professioni
Consulta Interprovinciale di Salerno
Ordine degli Architetti
Salerno
Ordine dei Medici
Salerno
Ordine Commercialisti
Salerno
Collegio Provinciale
Ragionieri
Salerno
Collegio Provinciale
IP.AS.VI.
Collegio Provinciale
Periti Agrari
Salerno
Movimento
Difesa del Cittadino
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DCS
SOFTWARE E SERVIZI s.r.l.
Via Boucheron, 3 - 10122 Torino
lunedì, dicembre 04, 2006
O.U.A. NELL'ORGANISMO CONSULTIVO DEL MINISTRO confermata l'agitazione degli avvocati
Il Ministro Mastella apre all'O.U.A. I rappresentati dell'Organismo, infatti, saranno inseriti nella commissione consultiva che sarà istituita presso il Ministero della Giustizia e che parteciperà all'elaborazione del nuovo ordinamento delle professioni.
Il presidente dell'O.U.A. incassa una mezza vittoria. Ecco perchè l'agitazione è stata proclamata per soli tre giorni, invece dei cinque già preventivati:
«Pur rimanendo grande la distanza – ha detto venerdì scorso il presidente dell’Organismo unitario dell’Avvocatura, Michelina Grillo – tra le nostre posizioni, fatto per il quale abbiamo espresso l’impossibilità di sospendere per intero l’astensione, per la prima volta si è aperto uno spiraglio concreto per la riapertura di un dialogo». E ha concluso: «In questo senso va letta la volontà di inserire l’Oua tra i soggetti che andranno a comporre l’Organismo consultivo di cui il Ministro intende avvalersi nel corso dell’intero iter della riforma, e quindi anche nella fase di attuazione della delega, sino alla definitiva approvazione del nuovo Statuto della professione forense».
Confermata comunque l'astensione dalle udienze innanzi a tutte le autorità giudiziarie per i giorni 14, 15 e 16 dicembre prossimi. Si applicherà il codice di autoregolamentazione.venerdì, dicembre 01, 2006
L'ASTENSIONE CONTINUA - AVVOCATI ANCORA AGITATI
Arrivano segnali di apertura. Tuttavia gli avvocati non sono ancora soddisfatti.
Nella foto Michelina Grillo a capo della delegazione OUA presso la Commissione Europea. Bruxelles (Foto agi-press)
Oggi il Consiglio dei ministri ha licenziato il disegno di legge delega sulla riforma delle professioni. Mastella è deciso ad andare avanti, ma i pofessionisti vogliono la concertazione. Finchè non arriveranno segnali chiari sarà lotta dura.
Ecco perchè è ancora sciopero. La proclamazione è stata tempestiva.
I giorni 14, 15 e 16 e dicembre prossimi salteranno tutte le udienze.
Segue la comunicfazione del Presidente Michelina Grillo.
Oggetto: Proclamazione di astensione dalle udienze civili, penali, amministrative e tributarie e dalle altre attività giudiziarie; comunicazione ex art. 2, 2 bis L. 146/90.
In adempimento del mandato ricevuto dal Congresso Nazionale Forense riunito in Roma nei giorni 21-24 settembre 2006,
Circa le motivazioni di dettaglio della proclamata astensione – oltre a fare espresso e testuale riferimento alle precedenti comunicazioni già inviate a sostegno delle astensioni tenutesi, rispettivamente, dal 12 al 21 luglio 2006, il 24, 25 e 28 luglio 2006, dal 18 al 23 settembre 2006, il 12 ottobre 2006 e dal 13 al 18 novembre 2006, da intendersi espressamente e integralmente richiamate, in una ai loro allegati, ad ogni effetto – si fa integrale rinvio alla mozione politica congressuale in data 23.9.2006 ed alla delibera della Giunta dell’OUA in data 30 novembre 2006, di proclamazione dell’astensione, che si allegano in copia alla presente.
E’ naturalmente fatta salva la trattazione degli affari civili, penali, amministrativi e tributari di cui agli artt. 4 e 5 della Regolamentazione provvisoria dell’astensione collettiva degli avvocati dall’attività giudiziaria, di cui alla Delibera n. 02/137, in data 4.7.2002, della Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Della proclamazione dell’astensione viene data ulteriore tempestiva pubblica comunicazione, oltre che all’Autorità Garante in indirizzo, agli uffici ed organi previsti dalla regolamentazione unilaterale resa dalla stessa Commissione.
Regolamentazione vigente solo di fatto, nonostante le riserve delle associazioni rappresentative della categoria che hanno rifiutato la trattativa e, comunque, non vi hanno mai fatto successiva adesione.
I miei migliori e più distinti saluti
avv. Michelina Grillo